La zona
Cannaregio
È il secondo sestiere più esteso e popolato dopo Castello, e il nome si presume derivi dai numerosi canneti presenti quando la zona era ancora disabitata. Cannaregio è da sempre stato considerato una zona rossa in quanto molti pregiudicati vi ci vivevano, ma verso gli anni Settanta grazie ad una serie di interventi di riqualificazione e la costruzione di nuovi complessi residenziali, la zona è stata recuperata.
Durante il XIX secolo, in questo sestiere si costruì il primo collegamento tra Venezia e la terraferma attraverso l’edificazione del ponte ferroviario tra Mestre e Venezia e la conseguente costruzione della stazione di Santa Lucia.
Cannaregio è famoso per la presenza del Ghetto di Venezia raggiungibile da un “sotoportego” sul quale sono ancora ben visibili i cardini in ferro delle porte che in passato chiudevano l’intera zona durante la notte. Qui si possono trovare complessi architettonici di notevole altezza, edifici di addirittura otto piani, un caso raro a Venezia; questo perché, in passato, avendo obbligato la comunità ebraica a vivere in un’unica zona e avendo loro proibito la costruzione di nuovi edifici, la sola possibilità rimasta era sopraelevarsi.
L’arteria principale del sestiere e che lo attraversa in tutta la sua lunghezza, viene oggi tradizionalmente chiamata Strada Nova e parte dalla stazione ferroviaria Santa Lucia fino al ponte di Rialto.